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REFERENTI:
STEFANO BOLDRINI
FILIPPO AGRESTI
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SEDE:
PADOVA
Il metodo laser flash consente di misurare la diffusività termica (a) di un materiale allo stato solido o liquido. Un impulso laser (Nd:Glass) viene inviato sulla superficie piana del campione. Il calore si propaga lungo il suo spessore con conseguente aumento della temperatura alla superficie opposte. Maggiore è la diffusività termica del materiale e più veloce sarà la diffusione del calore al detector. Un detector ad infrarossi (InSb) registra le variazioni di temperatura in funzione del tempo. Dall’andamento del profilo di temperatura si ricava il valore di diffusività termica. E possibile ricavare attraverso metodi di calcolo comparativi il calore specifico (Cp)di un campione se la misura viene registrata contestualmente con uno standard a Cp noto. Dalla relazione λ=a*Cp*ρ si ottiene la conducibilità termica λ, nota la densità ρ del campione.
Il sistema può contenere campioni solidi di varie dimensioni (dischi da 1 o ½ pollice di diametro o da 10 mm di diametro o quadrati da 10 mm di lato).
I range di temperatura coperti variano da temperatura ambiente fino a 1100°C con la possibilità di lavorare anche in atmosfera inerte o in vuoto.
Per una maggiore precisione nella determinazione della diffusività termica dei liquidi è stato progettato e realizzato un dispositivo fotoacustico. Questo sistema permette misure fino alla temperatura di 75°C ma risulta essere più sensibile rispetto a tecniche più tradizionali. Infatti la stima della diffusività termica è svincolata dalla misura assoluta dello spessore di liquido, ma dipende dalla sua variazione durante la misura. Il detector è una camera fotoacustica alla quale è connesso un microfono ad alta sensibilità.
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PARCO STRUMENTALE:
- Netzsch LFA 457 Microflash
- Dispositivo fotoacustico per diffusività termica dei liquidi