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REFERENTI:
DANIEL FORRER
ANDREA VITTADINI
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PARTECIPANTI:
ANTONELLA GLISENTI
Lo studio di materiali funzionali e la loro ottimizzazione rispetto ad una specifica proprietà richiede una comprensione dettagliata dei processi coinvolti e della loro origine chimico-fisica. In questo contesto la modellizzazione computazionale ha assunto un ruolo di rilievo poiché permette di accedere direttamente alle caratteristiche intrinseche del materiale, che sono difficilmente accessibili all’esperimento, fornendo inoltre una descrizione dettagliata dei fenomeni che danno origine alle proprietà ricercate. Questo consente di isolare i fattori rilevanti che influenzano una determinata proprietà e quindi di sviluppare in modo più razionale nuovi materiali.
Questo campo di ricerca rappresenta una grande sfida per il chimico computazionale, poiché la complessità dei materiali impone l’utilizzo di modelli estesi, mentre la necessità di ottenere informazioni dettagliate richiede l’impiego di metodi accurati e con capacità predittiva. Inoltre, la moltitudine di proprietà che vengono studiate, tra le quali reattività, proprietà fotofisiche, magnetismo e proprietà elettrochimiche, richiede di volta in volta lo sviluppo di protocolli e modelli interpretativi adatti.
Attività di ricerca condotte in questo ambito dal nostro gruppo riguardano argomenti come:
- Stabilità chimica e proprietà plasmoniche di nanoleghe per applicazioni biomediche. [1]
- Proprietà delle vacanze di ossigeno in materiali fotoelettrochimici e loro influenza sulle proprietà di trasporto. [2]
- Sviluppo di modelli per sistemi di catalitici supportati su ossidi metallici binari (TiO2, ZnO) e complessi (perovskiti). In tal caso, si cerca di studiare l’effetto di impurezze e/o cambiamenti di stechiometria sulla capacità di catalizzare reazioni come la riduzione di NO e l’ossidazione di CO. [3]
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COMPETENZE:
Il gruppo di ricerca ha competenze nella chimica computazionale che riguardano prevalentemente l’applicazione della teoria del funzionale densità e l’implementazione di algoritmi in programmi basati su di esso. Le metodologie impiegate comprendono sia programmi che utilizzano funzioni di base localizzate (Gaussian, ADF, …) che programmi che utilizzano approcci basati sull’utilizzo di pseudopotenziali e onde piane (QUANTUM ESPRESSO).
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
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[1] -
D. Alexander, D. Forrer, E. Rossi, E. Lidorikis, S. Agnoli, G. Bernasconi, J. Butet, O. Martin, V. Amendola
Electronic Structure-Dependent Surface Plasmon Resonance in Single Au–Fe Nanoalloys
Nano Lett., vol. 19, no. 8, pp. 5754–5761, 2019 -
[2] -
F. Hegner, D. Forrer, J. R. Galan-Mascaros, N. Lopez, and A. Selloni
Versatile Nature of Oxygen Vacancies in Bismuth Vanadate Bulk and (001) Surface
J. Phys. Chem. Lett., vol. 10, no. 21, pp. 6672–6678, 2019 -
[3] -
A. Vittadini. A. Glisenti
On the Effects of Doping on the Catalytic Performance of (La, Sr)CoO3. A DFT Study of CO Oxidation
Catalysts 2019, 9(4), 312
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[1] -
D. Alexander, D. Forrer, E. Rossi, E. Lidorikis, S. Agnoli, G. Bernasconi, J. Butet, O. Martin, V. Amendola
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PROGETTI:
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RISORSE UTILIZZATE:
Per lo svolgimento di queste attività sono utilizzate le strutture disponibili nei seguenti laboratori:- ...
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COLLABORAZIONI:
- Prof. Vincenzo Amendola, Università di Padova
- Prof.ssa Annabella Selloni, Princeton University
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PROPOSTE DI TESI:
- Modellizzazione multiscala del nanopitting in nanoleghe binarie.
- Modellizzazione DFT di processi elettrochimici in sistemi ibridi a base di ferro.
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KEYWORDS:
chimica computazionale metodi dft fotochimica plasmonica nanoleghe catalisi perovskiti