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REFERENTI:
ALESSANDRO GALENDA
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SEDE:
PADOVA
I materiali fotocatalitici sono oggigiorno indagati sotto molteplici punti di vista. Uno dei principali temi di ricerca riguarda la rimozione di inquinanti organici ed inorganici da aria ed acqua, attraverso la mineralizzazione (trasformazione in anidride carbonica, acqua e sali inorganici) degli stessi.
Le proprietà fotocatalitiche di tali materiali possono essere indagate con l'uso combinato di diverse tecniche analitiche. Condizione primaria, tuttavia, rimane quella di individuare un set-up sperimentale utile a promuovere le reazioni fotocatalitiche. A questo scopo è stato allestito un apparato multifunzionale per la stimolazione dei materiali fotoattivi con diverse fonti luminose (lampada UV-C a 254 nm, lampada UV-A a 370 nm, lampada allo Xenon (illuminazione simil-solare); sono disponibili anche una lampada fluorescente e una a LED per l’indagine in condizioni di ridotto apporto energetico).
I test fotocatalitici possono essere eseguiti sia su materiali in sospensione acquosa (con modelli di inquinanti in soluzione) con lampada in immersione (lampada UV-C) o irraggiante, oppure su campioni compatti come ad esempio pitture murarie fotocatalitiche (con inquinanti depositati sulla superficie irraggiata del campione). L’evoluzione del sistema nel corso della sperimentazione viene valutata attraverso spettroscopia UV-Vis o colorimetria, quantificando la rimozione dell’inquinante nel tempo.
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PARCO STRUMENTALE:
- Apparato per fotocatalisi
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REFERENTI:
Camera climatica
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REFERENTI:
SERGIO TAMBURINI
LUCA NODARI
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SEDE:
PADOVA
Le Camere Climatiche per test accelerati di invecchiamento sono macchinari che attuano condizioni climatiche di temperatura, umidità, irraggiamento combinate per testare i vari materiali nelle varie condizioni e simulando quello che avverrebbe in natura in tempi molto più lunghi. Nell’ambito della conservazione dei Beni Culturali e della sintesi e prototipazione di materiali geopolimerici, si possono quindi avere importanti risposte sulla durabilità dei vari materiali.
Le camere climatiche per l’invecchiamento accelerato si basano sul principio della simulazione e dell’esasperazione delle condizioni di esposizione di un materiale ad un determinato tipo di agente degradante (temperatura e umidità, irraggiamento UV, nebbia salina, gas inquinanti applicati in condizioni drastiche), per ottenere in tempi rapidi risposte che con un’esposizione naturale richiederebbero tempi lunghissimi di sperimentazione.-
PARCO STRUMENTALE:
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MAZZALI LABOTEST Climatica M1344
- Controllo della temperatura e umidità relativa
- Prove di Raffreddamento e riscaldamento
- Prove di gelo disgelo
- Prove di irraggiamento con lampade a diverse frequenze
- Prove di esposizione a nebbia salina.
- Accessorio Piatto rotante
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MAZZALI LABOTEST Climatica M1344
Pressa per test compressione/trazione/flessione
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REFERENTI:
SERGIO TAMBURINI
MARCO NATALI
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SEDE:
PADOVA
Macchina per prova di compressione e flessione elettromeccanica verticale.
Strumento per la determinazione delle caratteristiche meccaniche dei materiali per valutarne la qualità relativamente alla resistenza a compressione e flessione. La pressa può analizzare campioni di piccole dimensioni (da pochi cc a max 150cc) con velocità a controllo digitale dei piatti da 0.01 a 51 mm/min , entro i limiti di max. 50 kN per la compressione/flessione e 25 kN per trazione. Esegue la compressione, flessione, trazione indiretta e prove di trazione diretta, con carico automatico o spostamento/controllo di deformazione (modulo di Young).-
PARCO STRUMENTALE:
- MATEST UNITRONIC TRAZIONE 25KN e COMPRESSIONE 50KN
- CELLA DI CARICO CAP. 50KN
- CELLA DI CARICO CAP. 2,5 KN
- DISPOSITIVO DI FLESSIONE CON CARICO CENTRALE
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REFERENTI:
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REFERENTI:
ADELAIDE NESPOLI
SIMONE PITTACCIO
AUSONIO TUISSI
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SEDE:
LECCO
Questo laboratorio dispone di un ampio parco di software e strumentazioni per la progettazione e caratterizzazione funzionale di varie tipologie di prototipi. Il laboratorio è costituito da banchi di lavoro con sistema di controllo Labview, alimentatori, sistemi di raffreddamento, bagni termostatati, camera climatica termostatata, celle di carico e sistemi LVDT e RVDT per approntare diversi tipi di set-up sperimentali, set-up per misure contro vincolo fisso e per test a fatica.
Questo laboratorio è integrato dall’officina meccanica in cui si può disporre di torni e frese per la preparazione di particolari prototipali e/o supporti e componenti per i setup sperimentali di caratterizzazione (anche integrabili nella strumentazione di caratterizzazione standard).
Per le fasi di progettazione sono disponibili sistemi CAD 3D per il disegno e la prototipazione virtuale, una piattaforma Comsol per la modellazione matematica multifisica, piattaforme Labview e Matlab per la simulazione e il controllo di processi e dispositivi e per l’analisi di segnali e biosegnali. Inoltre il laboratorio include una stampante 3D per la realizzazione di componenti plastici in ABS e dotazione di base per la costruzione di sistemi di attuazione, sensoristica e dispositivi.
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SOFTWARE DI PROGETTAZIONE:
- Rhinoceros: software applicativo per la modellazione 3D di superfici
- Solid works: software di progettazione ibrida 2D/3D
- COMSOL Multiphysics: software di modellazione matematica a elementi finiti
- Cad 2D
- Matlab-Simulink: linguaggio di programmazione per simulazioni numeriche
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PARCO STRUMENTALE:
- Vari modelli di trasduttori di spostamento a diversa scala (da 1mm a centinaia di mm) e tipologia (potenziometrici, laser, a filo)
- Materiale National Instruments per gestione segnali con software Labview
- Camera climatizzata termostatata Sunrise ACS e bagni termostatati (Lauda Ecoline RE306 e Lauda RC20) programmabili
- Alimentatori da banco di varie tipologie e range di funzionamento
- Sistemi Eurotherm per registrazione, archiviazione e gestione dati
- Dimension Elite – Stratasys: stampante 3D in ABSplus, con spessore strato: 0,178 mm o 0,254 mm e dimensione camera: 203 x 203 x 305 mm
- Dotazione base per la realizzazione di circuiti elettronici e oscilloscopio ISOTECH IDS-6072A-U
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PUBBLICAZIONI:
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A. Nespoli, D. Rigamonti, E. Villa, F. Passaretti
Design, characterization and perspectives of shape memory alloy elements in miniature sensor proof of concept
Sensors and Actuators A 218 (2014) 142–153
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A. Nespoli, V. Dallolio, F. Stortiero, S. Besseghini, F. Passaretti, E. Villa
Design and thermo-mechanical analysis of a new NiTi shape memory alloy fixing clip
Materials Science and Engineering C, 37 (2014) 171–176
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S. Viscuso, L. Garavaglia, S Pittaccio
Digital image-based method for quality control of residual bending deformation in slender pseudoelastic NiTi devices
Advances in Science and Technology, 78: 75-80, Proceedings of CIMTEC 2012, Montecatini
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S. Viscuso, S. Pittaccio
Design and implementation of a portable amagnetic shape memory rotary actuator
2012, Journal of Intelligent Materials Systems and Structures, 24:454-72
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S Pittaccio, S Viscuso, S Besseghini
Rotational Actuator, Brevetto internazionale WO/2011/141183
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A. Nespoli, E. Bassani, E. Villa, F. Passaretti
Progettazione di micro-dispositivi smart e realizzazione di alcuni prototipi mediante tecnologia 3D print
NUM. 2013/001 - PROT. 16693 DEL 05/06/2013
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E. Borlandelli, D. Scarselli, A. Nespoli, D. Rigamonti, P. Bettini, M. Morandini, E. Villa, G. Sala, M. Quadrio
Design and experimental characterization of a NiTi-based, high-frequency, centripetal peristaltic actuator
Smart Materials and Structures (2015) 10.1088/0964-1726/24/3/035008
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A. Nespoli, D. Rigamonti, E. Villa, F. Passaretti
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PRINCIPALI COLLABORAZIONI:
- Politecnico di Milano, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali
- CNR ICMATE Unità di Milano
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REFERENTI:
STEFANO BOLDRINI
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SEDE:
PADOVA
Vengono eseguite caratterizzazioni elettriche di diversa natura, principalmente su materiali a conduzione ionica e su materiali termoelettrici, nonché su dispositivi basati su questi materiali.
Per i materiali a conduzione ionica, utilizzati ad esempio per celle a combustibile o membrane ceramiche per la separazione di gas, si utilizzano tipicamente la Spettroscopia di Impedenza e curve I-V per studiare elettroliti o celle/semicelle montate in un apposito test rig che permette di controllare la temperatura (fino a 1100°C). Un’apposita linea di alimentazione dotata di mass-flow controller e umidificatori permette il controllo dell’atmosfera (o delle atmosfere ossidante/riducente nel caso delle celle) usata per le misure. Le misure vengono eseguite tipicamente con un Potenziostato/Galvanostato.
La caratterizzazione funzionale dei materiali termoelettrici avviene attraverso la misura della conducibilità termica (Laser Flash Thermal Diffusivity) e delle loro proprietà elettriche, conducibilità elettrica e potere termoelettrico o coefficiente di Seebeck. Queste ultime sono effettuate con un apparato appositamente progettato e costruito presso i nostri laboratori che permette la determinazione simultanea delle due grandezze. La misura, tipicamente effettuata in atmosfera inerte, è possibile fino ad alta temperatura (800 °C ). Le misure di conducibilità elettrica sono eseguite mediante una configurazione strumentale a quattro fili utilizzando un generatore Keithley 6221 accoppiato ad un Nanovoltmetro 2182, che viene usato anche per la misura coefficiente di Seebeck. La strumentazione e il processo di misura sono controllati via LabView attraverso una piattaforma CompactRio.
Ulteriori stazioni di test sono state sviluppate per la misura della resistenza di contatto e per il test di moduli termoelettrici. Nella prima una microsonda in carburo di tungsteno (controllata con movimentazione micrometrica e microscopio stereoscopico), misura la resistenza in configurazione a 4 fili al variare della posizione della sonda, permettendo ad esempio la determinazione della resistenza di contatto tra il materiale termoelettrico e un elettrodo. La stazione di test per moduli termoelettrici consente invece di misurare le proprietà elettriche (potenza elettrica) e termiche (flusso di calore attraverso il modulo) di dispositivi sottoposti ad un gradiente di temperatura, permettendo la determinazione della loro efficienza di conversione termoelettrica. I moduli, con dimensioni massime di 60 mm di lato, vengono inseriti tra un riscaldatore, che consente di arrivare a circa 600 °C, e un lato freddo raffreddato ad acqua. La pressione meccanica esercitata sul modulo è controllata con apposite celle di carico. Un array di termocoppie sulla colonna viene utilizzato per la misura del flusso di calore. Tutto l’apparato è inserito in una camera da vuoto che permette di effettuare test in vuoto o atmosfera inerte. Una finestra trasparente nell’infrarosso permette infine di monitorare le misure tramite termografia.
Nel laboratorio sono inoltre possibili una serie di altre misure elettriche, come ad esempio misure a 4 punte collineari, con tecnica di Van der Pauw, misure di costante dielettrica, determinazione dei portatori tramite misure di Hall, etc.
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PARCO STRUMENTALE:
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Sistema per conduttori ionici e membrane:
- Galvanostati / Potenziostati / Frequency Response Analizer Autolab PGSTAT100 e Gamry Reference 600
- Fornaci tubolari (ELITE, Nabertherm) per trattamenti termici fino a 1300°C
- Test rig commerciale ProbostatTM per la caratterizzazione di pellet o per semi-celle e celle
- Linee di alimentazione dei gas tecnici (con flussometri MKS MASS-FLO® CONTROLLER)
- Impianto di umidificazione (composto da flussometro LIQUI-FLOW® e da Controlled Evaporator Mixer, Bronkhorst).
- Generatori di idrogeno
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Sistema per termoelettrici:
- Camera da vuoto
- Sistema di pompaggio (Pfeiffer, HiCube 80 Eco + Adixen, MDP 5011
- Sensore da vuoto (Adixen, Ap 2004)
- Flussimetro customizzato
- Celle di carico (Applied Measurements LTD, CDFM3)
- Termocamera (NEC, Termo Gear H2640)
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Sistema per conduttori ionici e membrane:
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REFERENTI:
STEFANO BOLDRINI
FILIPPO AGRESTI
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SEDE:
PADOVA
Il metodo laser flash consente di misurare la diffusività termica (a) di un materiale allo stato solido o liquido. Un impulso laser (Nd:Glass) viene inviato sulla superficie piana del campione. Il calore si propaga lungo il suo spessore con conseguente aumento della temperatura alla superficie opposte. Maggiore è la diffusività termica del materiale e più veloce sarà la diffusione del calore al detector. Un detector ad infrarossi (InSb) registra le variazioni di temperatura in funzione del tempo. Dall’andamento del profilo di temperatura si ricava il valore di diffusività termica. E possibile ricavare attraverso metodi di calcolo comparativi il calore specifico (Cp)di un campione se la misura viene registrata contestualmente con uno standard a Cp noto. Dalla relazione λ=a*Cp*ρ si ottiene la conducibilità termica λ, nota la densità ρ del campione.
Il sistema può contenere campioni solidi di varie dimensioni (dischi da 1 o ½ pollice di diametro o da 10 mm di diametro o quadrati da 10 mm di lato).
I range di temperatura coperti variano da temperatura ambiente fino a 1100°C con la possibilità di lavorare anche in atmosfera inerte o in vuoto.
Per una maggiore precisione nella determinazione della diffusività termica dei liquidi è stato progettato e realizzato un dispositivo fotoacustico. Questo sistema permette misure fino alla temperatura di 75°C ma risulta essere più sensibile rispetto a tecniche più tradizionali. Infatti la stima della diffusività termica è svincolata dalla misura assoluta dello spessore di liquido, ma dipende dalla sua variazione durante la misura. Il detector è una camera fotoacustica alla quale è connesso un microfono ad alta sensibilità.
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PARCO STRUMENTALE:
- Netzsch LFA 457 Microflash
- Dispositivo fotoacustico per diffusività termica dei liquidi
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REFERENTI:
EVA SANTINI
FRANCESCA RAVERA
LIBERO LIGGIERI
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SEDE:
GENOVA
Studio delle proprietà interfacciali di sistemi tensioattivi e di strati misti tensioattivi¬-nanoparticelle, alla superficie liquido/aria e liquido/liquido. Tali sistemi sono caratterizzati per quanto riguarda le loro proprietà chimico fisiche e dinamiche. Il range di temperatura accessibile per tali misure va da 5 a 50 °C.
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PARCO STRUMENTALE:
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Tensiometria e reologia interfacciale
- Tensiometri a profilo di goccia/bolla per misure di tensione superficiale di sistemi liquido/liquido e liquido/gas e reologia interfacciale;
- Tensiometro a pressione capillare (CPT/ODBA) per misure dinamiche e di reologia interfacciale in sistemi liquido-liquido e liquido-gas
- Tensiometro per film liquidi e lo studio della coalescenza di bolle/gocce (DBMM);
- Tensiometro Maximum Bubble Pressure (MBP);
- Tensiometro Du Nouy;
- Apparecchiatura per misure contemporanee di angolo di contatto e tensione superficiale/interfacciale dinamica;
- Bilancia di Langmuir attrezzata con tensiometro Wilhelmy e dispositivo per la deposizione di film Langmuir-Blodgett.
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Diagnostica di superficie
- Brewster Angle Microscopy (BAM), utilizzato per l’analisi della struttura 2D di strati misti superficiali
- Ellissometria per la valutazione dello spessore di strati misti superficiali
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Preparazione di superfici e rivestimenti
- Dip-coating;
- Dispositivo per la deposizione di film Langmuir-Blodgett.
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Tensiometria e reologia interfacciale