<em>PADOVA</em>

La sede ICMATE di Padova svolge attività di ricerca e di trasferimento tecnologico in diversi settori della chimica, dei materiali e dell’energetica.

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PADOVA PADOVA
Direzione

<em>MILANO</em>

La sede ICMATE di Milano svolge attività di ricerca di base ed applicata: le tecnologie dei materiali strutturali e funzionali e la fluidodinamica e tecnologia della combustione.

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MILANO MILANO
Sede distaccata

<em>GENOVA</em>

La sede ICMATE di Genova è impegnata in svariate tematiche dalla progettazione di tecniche sperimentali di avanguardia al trasferimento di tecnologie sviluppate al mondo industriale.

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GENOVA GENOVA
Sede distaccata

<em>LECCO</em>

La sede ICMATE di Lecco si configura come uno dei pochi centri in Italia in grado di operare nella metallurgia secondaria dei materiali metallici avanzati.

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LECCO LECCO
Sede distaccata

L’attività di ricerca è articolata secondo tree linee complementari:
- Sviluppo di nuovi termometri molecolari basati su complessi luminescenti di ioni dei blocchi d e f
- Sintesi e caratterizzazione di nanosistemi inorganici (film sottili, nanopolveri…) utilizzando approcci “Chimie Douce” da fase liquida
- Funzionalizzazione di nanostrutture con molecole e complessi metallici mediante tecniche di chemical grafting e/o embedding
- Auto-assemblaggio ed organizzazione di architetture metallo-supramolecolari

La luce da sempre gioca un ruolo vitale nella nostra vita quotidiana. Negli ultimi anni grazie alla facilità con cui può essere manipolata, all’elevato controllo spazio-temporale sta rivoluzionando anche molti campi di rilevante interesse tecnologico.
In questo contesto, l’attività di ricerca è focalizzata sulla progettazione, sintesi e applicazione di nanocristalli inorganici drogati con ioni lantanidi in grado assorbire e convertire efficacemente la luce del vicino infrarosso (NIR) in luce visibile o ultravioletta (upconversion).

Ossidi di nanoparticelle sono sintetizzati via Flame Spray Pyrolysis nell’apparato implementato presso i nostri laboratori di Milano. Le nanoparticelle prodotte sono caratterizzate otticamente durante e dopo il processo di sintesi. Particolare interesse riveste l’analisi delle proprietà ottiche e delle dimensioni di queste nanoparticelle per applicazioni che vanno dalla sensoristica alla fotocatalisi.

L’inserimento del grafene (2D-C) nei circuiti elettronici tramite giunzioni eseguite con metalli nobili (es. oro) o usando i classici metalli per saldatura (Stagno, Argento, ecc.) è ad oggi una delle sfide principali dal punto di vista soprattutto tecnologico. Di conseguenza l’attività di ricerca si focalizza sullo studio teorico-sperimentale delle interazioni chimico-fisiche che avvengono all’interfaccia di SiC rivestito da 1 o più strati di 2D-C e metalli liquidi quali oro e stagno.

La presente attività di ricerca riguarda lo studio di nanoparticelle carboniose prodotte in fiamme di idrocarburi e in particolare la loro caratterizzazione grazie all’applicazione di diagnostiche ottiche on-line durante il processo di sintesi.